I farmaci inalatori

I farmaci inalatori

Nel trattamento prolungato, inoltre, questi farmaci tendono a inibire la produzione degli ormoni analoghi naturali da parte delle ghiandole surrenali, provocando così un quadro di insufficienza surrenalica, che si manifesta con conseguenze anche gravi soprattutto alla sospensione della terapia. Come antinfiammatori i corticosteroidi possono essere impiegati praticamente ogniqualvolta sia in atto, in un qualsiasi distretto dell’organismo, un processo flogistico indipendentemente dalla sua origine. Per questo motivo, sono spesso indicati anche come “antinfiammatori steroidei” – e in quanto tali distinti nella classificazione degli antinfiammatori dai Fans (farmaci antinfiammatori non steroidei). I contenuti di questo sito sono redatti e rilasciati da The Nursery srl, che si impegna a garantire un processo di redazione accurato e in linea con gli obiettivi di una corretta e completa informazione all’utente.

Inoltre, una percentuale variabile tra il % di coloro che usano un DPI non lo usa correttamente ed almeno il 25 % non ha mai ricevuto una corretta educazione sulla tecnica inalatoria(12). L’uso incorretto della terapia inalatoria, in particolare dei corticosteroidi inalatori nei soggetti asmatici, comporta uno scarso controllo della malattia ed un notevole incremento dei costi complessivi, dovuti all’incremento degli accessi al Pronto Soccorso, delle visite mediche, delle ospedalizzazioni e dei giorni di inattività lavorativa(13). Una revisione sistematica di 29 studi12 ha confermato l’efficacia dello steroide inalatorio nel bambino con wheezing ricorrente in età prescolare con riduzione fino al 40% delle riacutizzazioni. Quello delle riacutizzazioni è un end-point fondamentale nella gestione di un bambino con broncospasmo ricorrente, perché quello che interessa di più è che il bambino non abbia riacutizzazioni, che non debba assumere cortisone per via orale, che non debba interrompere le proprie attività quotidiane, che non debba rivolgersi al Pronto Soccorso.

Come funzionano i glucocorticoidi?

La formulazione in soluzione fornisce maggiori garanzie sulla riproducibilità della dose emessa e consente una distribuzione più omogenea del principio attivo, garantendo una maggiore riproducibilità della dose emessa. Lo sviluppo di particelle più piccole ha progressivamente migliorato la percentuale di deposizione polmonare, tanto da ottenere dei risultati migliori, ad esempio sulla reattività bronchiale, pur con dosi del farmaco metenolonapillole più basse rispetto alle precedenti formulazioni in sospensione(6). Gli effetti collaterali a cui si associa spesso l’assunzione di cortisone sono iperglicemia (effetto diabetogeno), osteoporosi e demineralizzazione ossea, perdita di massa muscolare per degradazione proteica, alterazione nella distribuzione del tessuto adiposo, aumento dell’appetito, ritenzione idrica e infine incremento della suscettibilità alle infezioni.

Gli stabilizzanti dei mastociti possono essere utili nei bambini affetti da asma o nei soggetti che presentano attacchi di asma durante l’esercizio fisico. Gli inalatori predosati (bombolette manuali, contenenti gas sotto pressione) sono il metodo utilizzato più spesso per somministrare i farmaci beta-adrenergici per inalazione. La nebulizzazione deposita il farmaco direttamente nelle vie aeree, in modo che agisca rapidamente, ma non riesce a raggiungere le vie aeree gravemente ostruite. Per i soggetti che hanno difficoltà a usare un inalatore a dose programmata, sono disponibili distanziatori o spaziatori.

Come agiscono e quando si usano i cortisonici

B) al trattamento di dati personali che lo riguardano a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale. L’interessato ha diritto di ottenere la conferma dell’esistenza o meno di dati personali che lo riguardano, anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile. I dati personali oggetto di trattamento saranno custoditi in modo da ridurre al minimo, mediante l’adozione di idonee e preventive misure di sicurezza, i rischi di distruzione o perdita, anche accidentale, dei dati stessi, di accesso non autorizzato o di trattamento non consentito o non conforme alle finalità della raccolta.

Cosa c’è dentro un inalatore?

I principi attivi sono budesonide e formoterolo fumarato diidrato. Ogni dose inalata contiene 160 microgrammi di budesonide e 4,5 microgrammi di formoterolo fumarato diidrato. L'altro eccipiente è il lattosio monoidrato (che contiene proteine del latte).

In questo contesto sono richiesti, oltre alla terapia broncodilatatrice, eventuale supporto di ossigeno, terapia steroidea sistemica, integrazione in vena di solfato di magnesio e alte dosi di steroide per os. Per essere efficace nelle patologie delle basse vie aeree, il farmaco deve essere erogato in particelle di dimensioni inferiori a 5 µm, in grado di passare il piano glottico e raggiungere le basse vie respiratorie. Per ottenere un’inalazione efficace è necessario utilizzare nebulizzatori pneumatici perché apparecchi ad ultrasuoni generano particelle di diametro superiore ai 5 µm, utili solo per le patologie delle alte vie respiratorie 1-3. Prima della aerosolterapia è importante lavare sempre le cavità nasali perché il muco nasale può ridurre l’efficacia della diffusione della nebulizzazione terapeutica.

L’efficacia dei farmaci somministrati per via inalatoria può variare, però, in relazione alla differente formulazione e alle caratteristiche dei dispositivi usati per inalarli. Il successo della terapia inalatoria non dipende solamente dall’efficacia del farmaco, ma anche dalla disponibilità di inalatori facili da usare e che assicurino elevate quantità del farmaco nell’apparato respiratorio(1). Durante i quadri di attacco d’asma più severi il soggetto presenta generalmente difficoltà di parola, preferisce rimanere seduto ben dritto o sporto in avanti, usa i muscoli respiratori accessori, è ansioso e sembra combattere per respirare. La frequenza respiratoria e quella cardiaca risultano aumentate, con saturazione ossiemoglobinica periferica anche inferiore al 90%.

  • L’efficacia dei farmaci somministrati per via inalatoria può variare, però, in relazione alla differente formulazione e alle caratteristiche dei dispositivi usati per inalarli.
  • Inoltre all’interno del dispositivo il propellente presente nel prodotto tende ad evaporare, facilitando il rimpicciolimento ulteriore delle particelle disponibili che possono raggiungere così più facilmente le vie aeree inferiori.
  • L’inserimento dei dati personali dell’utente all’interno di eventuali maling list, al fine di invio di messaggi promozionali occasionali o periodici, avviene soltanto dietro esplicita accettazione e autorizzazione dell’utente stesso.
  • Tra i cortisonici inalatori useremo quelli che si conoscono meglio e sono da più tempo sul mercato perché sono i più sicuri, ovviamente al minimo dosaggio utile.
  • Questo è necessario perché la somministrazione prolungata di corticosteroidi può portare a un’atrofia surrenalica e l’interruzione improvvisa può comportare insufficienza surrenalica e ipotensione.
  • Questo apparecchio usa aria pressurizzata o onde a ultrasuoni, per creare una nebbia di farmaco continua che il paziente inala senza dover coordinare la somministrazione con la respirazione.

Anche in questo caso, è importante ricordare che le controindicazioni possono variare in funzione del cortisonico preso in considerazione, così come della via di somministrazione attraverso la quale viene assunto. L’utilizzo dei cortisonici, come del resto l’uso di qualsiasi altro farmaco, è sempre controindicato in presenza di allergia nota al principio attivo che si deve impiegare e/o ad uno o più degli altri componenti del medicinale che si deve assumere. Alcuni principi attivi in alcune forme farmaceutiche, infatti, possono essere usati, ma solo se il medico lo ritiene necessario, solo dopo un’attenta valutazione dei potenziali rischi e, in qualsiasi caso, sempre sotto il suo stretto controllo.

Cortisonici, gli antinfiammatori steroidei

Da questa evidenza scaturisce la novità delle indicazioni GINA in merito all’utilizzo degli steroidi inalatori in associazione al broncodilatatore a breve durata d’azione in corso di esacerbazione, al fine di limitare il rischio di scarso controllo dei sintomi nel lungo termine, di riacutizzazioni (più frequenti e severe) e di effetti indesiderati. Nel caso di un bambino asmatico in età prescolare, è molto difficile convincere i genitori a fare terapie di fondo, ragion per cui si sono cercate possibili alternative. Una di queste è la “terapia intermittente (6–10 giorni) con alto dosaggio di steroide più salbutamolo al primo segno di infezione respiratoria”, dato che proprio in età prescolare il trigger delle riacutizzazioni sono soprattutto le infezioni respiratorie.

Quali sono i cortisonici per aerosol?

I nomi dei principi attivi in commercio sono Beclometasone, Budesonide, Flunisolide e Fluticasone. Un bambino su quattro li usa almeno una volta l'anno. In particolare il Beclometasone è il terzo farmaco più prescritto ai bambini italiani.

Quali sono i farmaci con steroidi?

  • cortisone (Cortone acetato®)
  • prednisone (Deltacortone®)
  • metilprednisolone (Medrol®)
  • beclometasone (Clenil®)
  • flunisolide (Forbest®)
  • betametasone (Bentelan®)
  • desametasone (Decadron®)
  • idrocortisone (Flebocortid®)